“Cosa sono queste righe nere presenti su tutti o quasi tutti i denti nella bocca del mio bambino?”

In realtà queste fastidiose “righe nere”, presenti sui margini gengivali, si chiamano Black Stains e sono batteri cromogeni. Molto spesso negli studi giungono alla nostra osservazione bambini affetti da queste spiacevoli macchie antiestetiche: le black stains.

Solitamente caratteristiche dell’età pre-puberale, non disdegnano anche quella adulta, per un discorso di familiarità rispetto alle cause. I genitori dei bambini, allarmati e spesso confondendole per carie, giungono all’osservazione del proprio dentista pediatrico, esponendo le proprie preoccupazioni in merito all’antiestetico fenomeno. Tranquilli però, non sono pericolosi! Anzi, sono anche dei nemici dello streptococco che dà origine alle carie: gli fanno la guerra! Ma vediamo di capire, cosa sono e come si formano; ma soprattutto come contrastarle

Black Stains: Perché Si Formano?

Sono il formarsi di un composto chimico insolubile, che una volta prodotto, precipita sui denti pigmentandoli in modo indelebile e non asportabile con le normali procedure di igiene domiciliare del cavo orale. In pratica determinati batteri, detti batteri cromogeni (Actinomyces israelii)  presenti nel nostro cavo orale, durante la loro vita, producono sostanze a base di zolfo come il Solfuro di idrogeno.

Questo tende a legare in particolare con il Ferro, normalmente libero all’interno del cavo orale, formando il composto e gli effetti spiegati prima. Il composto scuro una volta formatosi, precipita come neve nera sui denti e qui si lega, con predilezione, per le zone più ruvide e nascoste. Tenderà a formare un orletto che seguirà solitamente, il disegno della gengiva intorno al dente, con una intensità cromatica variabile e sempre molto antiestetica.

Occorre ricordare che statisticamente, i soggetti affetti da questa innocua patologia, sono meno soggetti a carie. Questo probabilmente perché le specie batteriche responsabili di questo fenomeno, svolgono un ruolo di supremazia, rispetto a quelle responsabili della carie. Importante ricordare che nei soggetti giovani, queste forme, tendono a regredire con lo sviluppo puberale ed il passaggio alla vita adulta.

Black Stains: Quando Si Formano?

Molto spesso c’è familiarità rispetto al fenomeno; questo avviene mediante scambio diretto dei batteri (effusioni) o indiretto, tramite utensili (spazzolini, posate).

Una raccomandazione può essere quella di non lasciare gli spazzolini da denti a contatto e bagnati nello stesso contenitore. Il bagno infatti, essendo un ambiente caldo-umido, costituisce habitat ottimale per la proliferazione batterica e fungina.

Qual è la terapia delle black stains?

Sicuramente il dentista pediatrico sa come eliminarle in studio, attraverso appropriate sedute d’igiene professionale, e spiegando accuratamente ai genitori le tecniche d’ igiene domiciliare ed i principi attivi più idonei alle tue problematiche ed a quelle dei tuoi bambini. Interessanti le nuove frontiere dei probiotici e dei prebiotici, sotto forma di integratori. Tra di essi spicca la Lattoferrina con il nome commerciale di FORHANS GENGIFOR (integratore alimentare – forhansgengifor.it) o FORHANS MICROFILLER DENTIFRICIO (https://www.forhans.it/forhans-toothpaste/forhans-microfiller-dentifricio/. Questa è una proteina che svolge una duplice funzione, di controllo sulla flora batterica e quindi anche su quelli responsabili di questa patologia e sul Ferro libero nel cavo orale; in quanto riesce a legarlo a se, ridistribuendolo successivamente all’organismo. Consiglio anche l’uso topico spray dell’Argento colloidale, con lo scopo di contrastare la proliferazione locale batterica e funginea https://www.biogroup.it/shop/dispositivi-medici/silver-blu-g/. 

In conclusione: le black stains si possono inserire all’interno di un’alterazione del microbiota orale da intercettare e modificare localmente.

#Epigenetica

Autore:

dott.ssa Silvia Falaschini, odontoiatra pediatrica