Ossigeno-Ozonoterapia
L’Ossigeno-Ozonoterapia è una pratica medica complementare che riscuote un interesse crescente, soprattutto per molte condizioni patologiche dove le terapie convenzionali non hanno dato i risultati sperati, o comunque in tutti quei casi in cui il paziente presenta intolleranza o allergia ai farmaci che dovrebbe utilizzare.
Si attua somministrando al paziente una miscela di ossigeno/ozono medicale (95% di O2 e 5% di O3) utilizzando molteplici vie.
OZONO NELLE PATOLOGIE OSTEO-MUSCOLO-ARTICOLARI
geriatria, ortopedia e reumatologia, ernia del disco inter-vertebrale, sindrome del tunnel carpale, neurinoma di Mortorn (nevrite del piede), cisti tendinee, apparato osteo-muscolo-articolare in generale
Tecnica usata nel trattamento del dolore per patologie traumatiche e non, che interessano anche muscoli, tendini e articolazioni
Efficace in particolar modo nelle patologie degenerative croniche della colonna, e in casi di ernie al disco.
Un riconoscimento particolare di questo trattamento, va’ attribuito alla mancanza di effetti collaterali.
La combinazione dei due gas: ossigeno e ozono, permette di usare questa tecnica, sia come terapia antiinfiammatoria, sia come potente antidolorifico, in quanto l’azione dell’ozono interviene nel meccanismo della cascata infiammatoria e come regolatore di quello immunitario, stimolando i processi rigenerativi e di riparazione naturali dell’organismo.
È stato accertato anche un meccanismo riflesso a partire dai recettori nervosi cutanei simile a quello dell’agopuntura.
I medici specialisti in ozonoterapia sono allievi diretti del prof. velio bocci dell’università di siena e praticano tale terapia fin dal 1995.
È in allestimento un gabinetto terapeutico con ogni possible applicazione dell’ozonoterapia
COS’È L’OZONO?
L’Ozono (O3) è la forma triatomica dell’ossigeno (O2).
Essendo l’ozono un gas fortemente instabile, per essere utilizzato in medicina alle giuste dosi questo deve essere prodotto al momento dell’uso e non può essere né conservato né trasportato. In medicina l’ozono è utilizzato in forma di miscela O2 O3 (Ossigeno-Ozono) definita ozono medicale.
VIE DI SOMMINISTRAZIONE
L’ozono medicale può essere somministrato attraverso le seguenti vie:
- Locale: usata principalmente nelle ulcere cutanee e consiste nell’isolare la parte da trattare con un sacchetto sterile, in cui viene fatto fluire l’Ozono.
- Sottocutanea.
- Intramuscolare/peri-tendinea.
- Intra e peri-articolare.
- Intradiscale (solo sotto guida radiologica).
- Endovenosa: che consiste nel prelievo di pochi cc di sangue dal paziente. (10cc) che vengono ozonati e poi reifusi mediante iniezione intramuscolo se si utilizza la piccola autoeminfusione (PAET) o nel prelievo di maggiori quantità di sangue (100-200 cc), in bocce di vetro, che viene poi reinfuso mediante gocciolamento, se si usa l’autoemoinfusione maggiore (GAET).
- Insufflazioni rettali: l’ozono viene introdotto per via rettale mediante apposito insufflatore. È la metodica di elezione nel trattamento della retto-colite ulcerosa.
EFFETTI DELL’OZONO
I motivi per cui questa molecola presenta utilità terapeutica sono legati ai suoi effetti biologici:
- Metabolici: determina un aumento della disponibilità energetica per l’organismo.
- Eritrocitari: determina nel globulo rosso un aumento della sua deformabilità (della viscosità ematica) e una maggiore tendenza a cedere l’ossigeno trasportato; chiara quindi la maggiore ossigenazione dei tessuti prodotta dalla terapia.
- Battericidi, fungicidi, virustatici.
- Immunomodulanti: l’ozono stimola la produzione di citochine (IL, IFN, TNF) ed attiva il sistema reticolo-endoteliale.
- Anti-infiammatori.
- Anti-ossidanti.
Il razionale per il suo impiego nelle diverse patologie risiede quindi nel:
- Miglioramento della micro vascolarizzazione locale
- Aumento dell’apporto di ossigeno
- Attivazione e modulazione immunitaria (citochine e macrofagi)
- Azione antalgica e miorilassante
- Azione antiinfiammatoria
INDICAZIONI ALL’OZONO TERAPIA
Tra le numerose patologie che si possono giovare dell’uso dell’ozono medicale citiamo:
- Patologie da carente apporto di ossigeno, come problemi di circolazione arteriosa (es. arteriosclerosi, ischemie cardiache, celebrali..) o venosa (es. ulcere flebo statiche), ulcere da decubito dove, all’azione trofica e di riepitelizzazione dell’autoemoterapia maggiore, si associa l’uso dei sacchetti che hanno effetto topico disinfettante.
- Patologie Ortopediche: al primo posto le ernie e le protrusioni discali. Il paziente già dopo pochissime sedute ha la scomparsa del dolore e può riprendere la propria normale attività lavorativa. L’artrosi dell’anca, ginocchio e della colonna vertebrale possono essere curate con infiltrazioni di ossigeno/ozono con grande beneficio per i pazienti. Cos’ come le tendiniti, le tendinopatie, la periartrite di spalla, l’epicondilite..
- Malattie croniche. L’autoemoterapia maggiore trova indicazione nei pazienti defedati perché affetti da malattie croniche (bronco pneumopatie ostruttive, diabete, epatiti virali, Aids ecc..) oppure perché di età avanzata.
- Malattie degenerative: Artrite Reumatoide, Demenza senile precoce, Malattie Neurovascolari.
- Chirurgia: indicata nel pre/post-operatorio. L’uso dell’autoemoterapia maggiore ha ridotto il 40% i giorni di convalescenza dopo interventi altamente demolitivi.
- Lesioni della pelle: piaghe da decubito, gangrene diabetiche, Ulcus cruris;
- Dermatologia: herpes zoster e Simplex, Acne, Psoriasi, Lipodistrofia (Cellulite).
- Malattie su base autoimmunitaria: Tiroidite di Hashimoto, Lupus eritematoso sistemico, Eritema nodoso.
- Malattie dell’intestino: Rettocolite Ulcerosa, Morbo di Crohn;
- Oculistica: Maculopatia diabetica, Maculopatia ischemica, Maculopatia retinica degenerativa senile.
CONTROINDICAZIONI ALL’OZONO TERAPIA
L’O3 non è un farmaco e quindi in realtà non sono presenti controindicazioni specifiche se non:
- Lo stato di gravidanza accertato o sospetto.
- Lo stato defedato del paziente per presenza di grave cardiomiopatia, bronco pneumopatia, nefropatia, epatopatia solo per prudenza anche perché alcuni recenti studi hanno dimostrato che anzi l’O2/O3può ridurre gli scompensi dati da queste condizioni;
- L’ipertiroidismo non controllato;
- Il favismo per il rischio di emolisi indotta dall’O3 somministrato con la grande autoemoterapia (GAET).
TOSSICITÀ ED EFFETTI COLLATERALI
L’O3non è un farmaco e come tale non provoca effetti collaterali, in particolare di natura allergica e interazioni con altri farmaci. Gli effetti collaterali della terapia dipendono dalla via di somministrazione; in traumatologia sportiva e terapia del dolore sono essenzialmente locali e di breve durata (lieve bruciore e modesto arrossamento dopo somministrazione cutanea, senso di peso dopo l’uso intramuscolare).
OZONOTERAPIA ATTRAVERSO AUTOEMOTERAPIA
Rappresenta la modalità storica attraverso cui l’ozono è arrivato in Italia circa 35 anni fa provenendo dalla Germania dove, ancora oggi, è il principale sistema di trattamento con Ozono. La tecnica prevede il prelievo di un piccolo quantitativo di sangue che viene raccolto in un’apposito contenitore contenete un anticoagulante. Successivamente il sangue viene posto a contatto con una miscela di Ossigeno-Ozono. Dopo circa due minuti il sangue subisce una serie di modificazioni biochimiche e viene quindi reinfuso. Questa terapia determina un miglioramento della microcircolazione e dell’ossigenazione periferica con indicazione al trattamento di tutte le arteriopatie, le ulcere periferiche da insufficienza venosa, le ulcere del piede diabetico, le ferite chirugiche e non chirurgiche con difficoltà alla cicatrizzazione, la maculopatia degenerativa senile forma secca, la maculopatia diabetica.
Molto spesso queste lesioni sono così avanzate ed invalidanti da obbligare a scelte chirurgiche demolitive. L’associazione di sacchetti di Ozono e Autoemoterapia ha permesso a molti pazienti di evitare l’amputazione degli arti.
Parallelamente si assiste ad un’aumentata capacità antiossidante da parte dell’organismo con una sensazione di benessere e di migliore resistenza allo sforzo, questo permette di utilizzare l’Autoemoterapia in tutte le patologie caratterizzate da senso di stanchezza, come la fibromialgia. Purtroppo questa caratteristica ne ha determinato l’uso come doping in tutti quegli sport caratterizzati da sforzo prolungato, come il ciclismo, il nuoto, il fondo podistico.
OZONOTERAPIA IN CAVITÀ CHIUSE O ATTRAVERSO SACCHETTI: OZONOBAG
E’ un’altra tecnica storica che ha dimostrato la sua efficacia nel trattamento locale delle ulcere periferiche da insufficienza venosa, delle ulcere del piede diabetico, delle ferite chirugiche e non chirurgiche con difficoltà alla cicatrizzazione.
La somministrazione endovaginale trova un’importante indicazione nel trattamento della Candidosi vaginale.