Storia dell’Ozono

Sin dall’antichità è nota la presenza di un gas dal caratteristico odore che veniva percepito soprattutto dopo i temporali (Omero. Odissea).

C.F. Schonbein (1799-1868) è considerato lo scopritore dell’ozono (1832) nella sua attuale struttura chimico-molecolare.

J. Hansler (1908-1981) realizzò il primo generatore di ozono per uso medico e descrisse per la prima volta le proprietà disinfettanti dell’ozono sui germi patogeni; per questo nella prima guerra mondiale l’ozono fu impiegato nella disinfezione delle ferite settiche, con risultati del tutto sovrapponibili alla terapia antibiotica usata nella seconda guerra mondiale.

Cos’è l’ozono?
L’ozono è un gas di colore bluastro che ha un punto di ebollizione di -112 Celsius. A pressione atmosferica può dissolversi parzialmente in acqua. A pressione e temperatura standard, la solubilità dell’ozono è tredici volte quella dell’ossigeno.
Il potenziale di ossidazione di 2.07 volt. L’ozono è ragionevolmente instabile in soluzione acquosa; il suo tempo di dimezzamento in acqua è di circa 20 minuti, in aria di 12 ore.

La struttura chimica è la seguente:

I simboli δ+ e δ- indicano assenza o presenza di elettroni, le particelle reattive per ogni legame chimico. Questa peculiare situazione, + e -, indica che l’ozono e’ una molecola dipolare, con proprietà caratteristiche e molto selettive. Nei tessuti organici, ovviamente a concentrazioni “medicali” (non più di 70-80 micron-grammi per millilitro di ossigeno molecolare), provoca una potente azione anti-ossidante che, incrementando i processi di respirazione cellulare e di auto-riparazione tessutale, produce effetti:

  • Metabolici: determina un aumento della disponibilità energetica per l’organismo.
  • Eritrocitari: determina nel globulo rosso un aumento della sua deformabilità (della viscosità ematica) e una maggiore tendenza a cedere l’ossigeno trasportato, con maggiore ossigenazione dei tessuti
  • Battericidi, fungicidi, virustatici (disattiva lo “spike” di ogni virusche non muore ma rimane incapace di penetrare la cellula e dunque non è più infettivo)
  • Immunomodulanti: l’ozono stimola la produzione “ad hoc” di citochine (IL, IFN, TNF) ed attiva il sistema reticolo-endoteliale, inducendo un fenomeno di reset generale del sistema immunitario (per esempio è in grado di ridurre notevolmente la confusione immunitaria tessutale tipica delle malattie autoimmuni)
  • Miglioramento della micro vascolarizzazione locale: aumento dell’apporto di ossigeno, azione antalgica e miorilassante, azione antiinfiammatoria

Indicazioni all’Ozono terapia
Tra le numerose patologie che si possono giovare dell’uso dell’ozono medicale citiamo:
•    Patologie da carente apporto di ossigeno, come problemi di circolazione arteriosa (es. arteriosclerosi, ischemie cardiache, celebrali..) o venosa (es. ulcere flebo statiche), ulcere da decubito.
•    Patologie Ortopediche: ernie e protrusioni discali, artrosi dell’anca, ginocchio e della colonna vertebrale, tendiniti, tendinopatie, periartrite (spalla), epicondilite.
•    Malattie croniche: bronco pneumopatie ostruttive, epatiti virali, Herpes Zoster, Herpes Simplex, malattie neuro-degenerative in genere.
•    Malattie autoimmuni.
•    Chirurgia e chemioterapia: coadiuvante nel ridurre gli effetti collaterali del post operatorio o durante il trattamento chemioterapico.
•    Lesioni acute e cronichedella pelle, compresa la psoriasi.
•    Dermatologia: herpes zoster e Simplex, Acne, Psoriasi, Lipodistrofia (Cellulite).
•    Malattie dell’intestino: Rettocolite Ulcerosa, Morbo di Crohn;
•    Oculistica: Maculopatia diabetica, Maculopatia ischemica, Maculopatia retinica degenerativa senile.

Controindicazioni all’Ozono terapia
L’O3 non è un farmaco e quindi in realtà non sono presenti controindicazioni specifiche se non:
•    Lo stato di gravidanza accertato o sospetto.
•    L’ipertiroidismo non controllato (in caso di uso della tecnica GAET);
•    Il favismo per il rischio di emolisi indotta dall’O3 somministrato con la grande autoemoterapia (GAET).

Tossicità ed effetti collaterali
L’O3non è un farmaco e come tale non provoca effetti collaterali, in particolare di natura allergica e interazioni con altri farmaci. Gli effetti collaterali della terapia dipendono dalla via di somministrazione; in traumatologia sportiva e terapia del dolore sono essenzialmente locali e di breve durata (lieve bruciore e modesto arrossamento dopo somministrazione cutanea, senso di peso dopo l’uso intramuscolare).

Vie di somministrazione
L’ozono medicale può essere somministrato attraverso le seguenti vie:

  1. Locale: consiste nell’isolare la parte da trattare con un sacchetto sterile, in cui viene fatto fluire l’Ozono.
  2. Sottocutanea, intramuscolare e peri-tendinea.
  3. Intra e peri-articolare.
  4. Paravertebrale o Intradiscale (quest’ultima sotto guida radiologica) per le ernie vertebrali.
  5. Endovenosa-Piccola autoemo (PAET): prelievo di pochi cc di sangue dal paziente. (10cc) che vengono ozonizzati e poi re-infusi mediante iniezione intramuscolo.
  6. Endovenosa-Grande autoemo (GAET): prelievo di maggiori quantità di sangue (100-200 cc), in bocce di vetro, che viene poi re-infuso mediante gocciolamento (il Kit usato è assolutamente isolato dall’ambiente e sicuro).
  7. Insufflazioni rettali: l’ozono viene introdotto per via rettale mediante apposito insufflatore; alle dosi giuste è sovrapponibile all’azione endovenosa. Risulta poi essere la metodica di elezione nel trattamento della retto-colite ulcerosa.