RPG (Riprogrammazione Posturale Globale)

Attraverso una buona diagnosi (semeiotica integrata: classica, kinesiologica, posturale, eneregetica) e l’ausilio importante della metodica tecnologica SPINAL METER, si “programmano” step by step degli esercizi e dei trattamenti (medicina integrata: classica e alternativa associate) mirati alla stimolazione dei sensori della postura:
“file da inviare agli schemi corporei del cervello in modo che questi rispondano ri-modificando al meglio l’atteggiamento posturale”.

BASI TEORICHE

(Bernard Bricot)

La postura è sotto controllo del SISTEMA TONICO POSTURALE (STP) che è parte del Sistema Nervoso Centrale e Periferico: l‘uomo è un bipede, progettato per mantenere in OGNI MOMENTO (da fermo o in movimento) la posizione ortostatica, lottando contro la gravità grazie ad “oscillazioni programmate”
Il Sistema Tonico Posturale (STP) è un sistema complesso munito di sensori (detti recettori somato-sensoriali) esterni ed interni, gli esterocettori (relazione con l’esterno) ed i propiocettori (che mettono in relazione fra loro differenti parti del corpo, con differenti funzioni), che servono per posizionarci nello spazio-tempo ambientale trasmettendo informazioni (impulsi, input) al midollo spinale ed ai centri superiori del sistema nervoso centrale (nuclei della base, cervelletto e cervello) al fine di permette una stazione eretta ottimale con movimenti coordinati e stabili. Il STP consente all’individuo di adattarsi continuamente, memorizzando ogni cambiamento in “mappe cerebrali” liberamente “consultabili” da ogni altra funzione cerebrale.

RECETTORI PRINCIPALI
1) piedi,
2) occhi,
3) orecchio interno,
4) apparato stomatognatico (sistema occlusale e lingua),
5) cute e muscoli.
Di questi cinque i più importanti sono: piedi, occhi e apparato stomatognatico.
Un disequilibrio o disordine del gioco di input – output determinano movimenti anormali che portano a pressioni e contrazioni asimmetriche dei gruppi muscolari del corpo: contratture, strappi muscolari, stiramenti, tendiniti, borsiti, mal di testa, bruxismo, difetti di occlusione, scoliosi, dislessia (in assenza di lesioni neurologiche accertate), blocchi vertebrali e, progressivamente nel tempo, deformazioni e lesioni di tutto il sistema osteo-muscolo-articolare (la famigerata “ernia del disco” è, nella maggior parte dei casi, conseguenza di un’alterata funzione del STP).
Qualsiasi causa (strutturale, organica o psichica) è in grado, in certe situazioni e condizioni, di creare disequilibrio del STP, con sregolamento funzionale dei suoi sensori (recettori somato-sensoriali).
Lo studio della postura, quindi, può darci informazioni preziose anche per la diagnosi di molte patologie non appartenenti al campo osteo-muscolo-articolare.

APPARATO STOMATOGNATICO, LINGUA ED AMALGAME DENTARIE
L’apparato stomatognatico rappresenta l’insieme di tutti gli elementi che intervengono nella masticazione e deglutizione.
La mandibola è la bascula più mobile del corpo (guida le altre due: sfenoide e sacro).
La deglutizione è un meccanismo neuromuscolare che, se non maturo (deglutizione infantile, che serve alla suzione lattea: spinta linguale sull’arcata dentaria superiore invece che nella volta del palato), produce alterazioni occlusali (bruxismo,
malocclusione definita over-jet, stress delle articolazioni temporo-mandibolari, ecc.) che influenzano la postura: rigidità cervicale, diminuzione della pressione negativa in faringe per alterata respirazione palatale (muco scende dalle tube dell’orecchio medio producendo rinosinusiti, adenoiditi, bronchiti), palato strett0, alterata crescita dell’osso sfenoide (osso centrale del cranio), iperstimolazione del trigemino (cervicalgie, tinnito, acufeni), deglutizione scorretta (sublussazione dell’osso ioideo).
Le amalgame dentali (i cosiddetti piombaggi delle otturazioni), contengono mercurio, un metallo pesante molto tossico, che tende ad essere assorbito dall’organismo per azione della salivae delle gengive (la Svezia dal 1991 finanzia per il 70% la rimozione delle amalgame dentali; l‘Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto, nel 1981, che i soli vapori liberati dalle otturazioni di amalgama sono la maggiore fonte di esposizione al mercurio per l’essere umano; dall’aprile 2008 Danimarca, Svezia e Norvegia hanno vietato l’impiego di mercurio per uso dentistico, per motivi ambientali e di salute pubblica, Il Ministero della Sanità Italiano ne ha confermato la dannosità, e ne ha posto limiti di uso ed obbligo di informazione ai pazienti:Gazzetta Ufficiale n. 261 del 09-11-2001).
L‘amalgama è una lega metallica per cui, oltre alla tossicità, può innescare i MICROGALVANISMI: ogni metallo, messo a contatto con la pelle e le mucose del nostro corpo (che sono formate da acqua e sali, come il liquido della batteria della macchina: Galvani e Volta), produce delle differenze di potenziale che generano delle micro-correnti elettriche
Entrando in “coppia galvanica” (anodo e catodo) con altri metalli (piercing, orologi, bigiotteria, etc), le amalgame producono correnti anomale (una sorta di corto-circuiti) che disturbano la funzione di nervi e muscoli (ricordiamo che un nervo è come un filo elettrico che trasporta una corrente che varia da -90mV a riposo a +60mV in attività): contratture e anomale risposte agli sforzi (vedi uno sportivo o un atleta).

SISTEMA OCULO-MOTORE E FUNZIONE VISIVA
Gli stimoli della luce colpiscono la retina generando informazioni che, attraverso una via centrale (nervo ottico), giungono alla corteccia visiva occipitale (formata da un’area primaria, V1, e da una trentina di aree visive secondarie, V2, V4, etc: colori, movimenti, etc). La funzione posturale del riflesso della visione è quella di trasmettere immagini di movimenti alle aree motorie associate (per eventuali riproduzioni degli stessi)
Il sistema OCULO-MOTORE, invece, provoca un riflesso propiocettivo integrato (aree corticali superiori, cervelletto, etc) con influenza diretta su: coordinamento occhio – posizione della testa, posizionamento dell’occhio nell’orbita, regolazione della funzione di convergenza.
La convergenza è la capacità del cervello di sovrapporre, con un leggero spostamento, le immagini provenienti dai due occhi (fusione steroscopica: senso della profondità, stereopsi, visione binoculare singola): visione 3D.
Che il riflesso oculo-motore sia più importante in posturologia rispetto a quello visivo lo dimostrano anche gli esperimenti di Roll: stimolando i muscoli oculari estrinseci con dei vibratori, ad occhi chiusi (esclusione della visione), si verifica la caduta del corpo dalla parte opposta all’applicazione dello stimolo. Ciò risulta possibile solo se i circuiti nervosi cosiddetti corti (sistema propiocettivo occhio-testa) e lunghi (nuclei della base, aree motorie associative, cervelletto ed altre) vengono arrestati. L’occhio entra in deficit di convergenza per: stanchezza, insufficienza di fusione orizzontale, non convergenza o divergenza (per cause strutturali, organiche, psichiche).

SENSORE PIEDE
La sua funzione è ovvia e perfettamente intuibile: è l’unico punto di appoggio con il terreno e pertanto è il sensore “fisso” di riferimento per tutti gli altri (anche quando “non appoggia”!). La sua pianta è piena di recettori di pressione, tatto-pressione, deformazione, etc, tanto da trasformarla in una vera e propria “area trasmittente”.

ORECCHIO INTERNO
L’orecchio interno contribuisce all’equilibrio posturale per via del sistema vestibolare di cui è dotato. Questo è costituito da tre canali semicircolari, orientati nei tre piani dello spazio (x, y, z), e da una specie di vescicole (utricolo e sacculo), contenenti dei sassolini fluttuanti collegati a lunghe ciglia (otoliti), entrambi immersi in un liquido circolante. I canali indicano ai centri superiori il senso della rotazione della testa, mentre gli otoliti i movimenti di accelerazione e decelerazione lineare della stessa. Una volta elaborati dai centri superiori, i segnali di output informano i muscoli estrinseci dell’occhio (riflesso vestibolo-oculare, che stabilizza l’immagine nella retina durante i movimenti della testa: movimento degli occhi in direzione opposta alla rotazione: utricolo) ed i muscoli antigravitari (soprattutto quelli responsabili della posizione della testa rispetto al tronco: sacculo).
Il sistema vestibolare reagisce ad oscillazioni posturali e ad accelerazioni-decelerazioni del movimento importanti, quindi non interviene, come i primi tre, nella regolazione fine dell’equilibrio: per questo è, in posturologia, un sensore secondario.

CUTE E MUSCOLI
Rappresentano il rapporto con l’esterno per eccellenza (esterocettori) oltre che partecipano come “aiutanti” nel sistema propiocettivo sopra descritto (propiocettori).

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